Amicizia 3

Mi preparo

Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore

Entro nel testo (Matteo 18, 21-27

Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: “Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?”.  E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 

Rifletto…

Il testo segue una precedente parabola nella quale Gesù ci insegna che, se un fratello ti fa un torto sette volte e ti chiede  

scusa sette volte, tu devi perdonarlo sette volte. Pietro quindi chiede se sette sia il numero massimo di volte entro cui sia possibile perdonare una persona; a questo Gesù risponde che, in realtà, bisogna perdonare settanta volte sette, intendendo che non c’è un limite al perdono.

Eh secondo te?

Quanto è difficile per te perdonare? Quali pensi siano i tuoi limiti nel perdonare l’altro?

Quand’è stata l’ultima volta che hai perdonato qualcuno? Ti viene in mente un’occasione in cui non sei riuscito a perdonare?

Quand’è stata l’ultima volta che hai avuto bisogno di essere perdonato? Quanto è stato difficile ottenere il perdono?

Immagino

Provo a visualizzare le scene che evocano questi righi. Come e quando ho sentito vicino questo passo. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.