DoLuce siamo nMi-oi che brFailla per il monRedo,
pDoer TeMi Se tLa-u rimani in noi Signore quFai con noi Do (Sol)
Fate bFarillare la lMi-uce che è in voi
perché si vFaeda l’Reamore dSoli Dio
non oFascurate laMi- luce che è in voi,
ma date gFaloria al Padre vostro Sol#e mio
al SolPadre vostro eDo mio
Non nascondete la luce che è in voi,
portate a tutti il volto di Dio
Dio è la luce che non muore mai
in lui vivete in tutta verità,
in tutta verità.
Se uno vuole venire con me
prenda ogni giorno la croce con sé
Smetta di amare sé stesso ed i suoi
sia pronto a dare la vita sua per me
la vita sua per me.
di don G. Castiglia
Hai problemi di collegamento? Qui è sintetizzata la storia della Luce della Pace da Betlemme!
Così mi ha detto il Signore:
“Va’, metti una sentinella
che annunci quanto vede.
E se vedrà cavalleria,
coppie di cavalieri,
uomini che cavalcano asini,
uomini che cavalcano cammelli,
allora osservi attentamente,
con grande attenzione”.
La vedetta ha gridato:
“Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre lungo il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutte le notti.
Ecco, qui arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri.
Essi esclamano e dicono: “È caduta,
è caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi”.
O popolo mio, calpestato e trebbiato come su un’aia,
quanto ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio d’Israele,
a voi l’ho annunciato.
Oracolo sull’Idumea.
Mi gridano da Seir:
“Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?”.
La sentinella risponde:
“Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!”.
Is 21,6-12
La parola a monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria e vescovo incaricato per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta
Ogni Comunità è invitata a formulare un’intenzione di preghiera, portando ai piedi dell’altare la propria vita, con i lati oscuri e le speranze.
Ripetiamo insieme: Brilli la tua Luce, o Signore, splenda nel nostro cuore.
Illustrazione di Jean Claudio Vinci
E fiorirà dalle nostre mani
Se avrà trovato posto già dentro di noi.
E verrà presto, domani,
se sapremo fare nostre
le necessità di chi vive o passa accanto a noi,
se sapremo far nostro il grido degli innocenti
se sapremo far nostra l’angoscia degli oppressi.
La Pace verrà se avremo posto nella nostra casa
Per chi non ha un tetto o non ha patria.
Se avremo posto nel nostro cuore
Per chi non ha affetto o muore solo.
Se avremo tempo nel nostro giorno
Per un disperato da ascoltare.
La Pace verrà
Se non cederemo alla provocazione,
se sapremo sanare ogni divisione,
se saremo uniti con tutti.
La Pace verrà e sarà
Il frutto più vero dell’unità, dell’armonia tra i popoli.
Il vescovo benedice le lampade e dalla candela viene attinta la fiammella della Luce della Pace, per poter essere portata sulle nostre strade.
Accompagnamo questo momento con il canone di Taizè Questa notte:
La-Questa notte noSoln è più Donotte daFavanti Mia Te,
La-il buioSol comDoe luRe-ce risMiplende
I rover e le scolte a cui è affidata la Luce della Pace da Betlemme, si avviano verso il portone della Cattedrale per portarla per tutta la nostra regione.
Accompagniamo questo momento con il canto
Come GiuMiseppe, che era Sisolo un faleDo#-gname
e non Sol#-era mica Lacerto e preSindendola per Mimano
disse Sisì alla sua MaDo#-ria e l’Sol#-amò fino alla Lafine,
ecco un po’ così vorSirei…
Come Maria, che era libera di andare
è rimasta nel silenzio e ha abbracciato la sua storia
disse si al suo bambino e l’amo fino alla fine,
ecco un po’ così vorrei…
In Mipiedi nei piedi il coLaraggio che Miho
che mi Laporti lonMitano per senLatire viMicino
e Mimetto i miei piedi nella Lavita che Mic’è
lì Ladove mi Michiedi i miei Sipiedi con MiTe
lì Ladove mi Michiedi in Sipiedi per MiTe
Come Francesco che ha lasciato la sua casa,
e non era mica certo e ha abbracciato la sua croce
come fosse la sua donna e l’amò fino alla fine,
ecco un po’ così vorrei…
Come Sophie, che non si è fatta spaventare
dall’orrore della morte è rimasta dritta in piedi
con la Rosa Bianca in mano e l’amò fino alla fine,
ecco un po’ così vorrei…
In piedi nei piedi…
Come Peppino, che ha deciso di parlare
e di sciogliere catene e di mettersi a contare
uno ad uno i cento passi e contò fino alla fine,
ecco un po’ così vorrei…
E come me, un po’ fragile, un po’ forte
ma non credo nella sorte credo in Te e non ho paura
credo in ogni Tua creatura e lo chiedo anche ai miei piedi
di essere lì dove Tu sei…
In piedi nei piedi…
di Mattia Civico