Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Siracide 6, 7.14-17)
Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui.
Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore.
Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore.
Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici.
Rifletto…
La Parola di Dio ci ricorda che l’amicizia non è semplicemente una simpatia o una conoscenza, ma un legame profondo che coinvolge la vita.
L’amicizia è fatta di reciproca stima: Gesù non chiama più servi, ma amici. I rapporti di amicizia si creano da entrambe le parti.
Eh secondo te?
Accogli chi è diverso da te? Che cosa ti spaventa inizialmente?
Riusciamo a perdonare, anche se costa fatica? Perché è difficile per noi perdonare?
Riesco a chiedere scusa, a riconoscere i miei sbagli?
Provo a visualizzare le scene che evocano questi righi. Come e quando ho sentito vicino questo passo. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.