Qui di seguito si riassumono una serie di buone pratiche adatte a svolgere il Servizio che ci viene chiesto dal 12 dicembre 2020 di portare la Luce della Pace, con una lanterna, a piedi sulle strade del Piemonte.
a cura del Settore Protezione civile AGESCI Piemonte e degli Incaricati all’Organizzazione
Buona strada!
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Ogni comunità provveda a presentarsi sul luogo di partenza del proprio tratto di pellegrinaggio con una propria lanterna, che accenderà dalla Luce itinerante.
Dotarsi di:
Oltre che per portare la Luce nei propri gruppi, questo strumento sarà utile per raccogliere una fiammella della Luce e custodirla in luogo sicuro in caso la luce itinerante si spenga.
Ogni comunità riceverà istruzioni dai propri Incaricati alla Branca RS di Zona in merito alla località di partenza e all’estensione del percorso che si dovrà coprire.
Ogni comunità garantisce una tratta del percorso della Luce della Pace pari ad 1 KM per ciascun proprio membro.
È necessario che ciascuna comunità organizzi i mezzi di trasporto per i singoli membri tenendo conto delle attuali normative per il contenimento del contagio per gli spostamenti (1 auto ogni 3 persone).
I membri dovranno essere ben distribuiti lungo la tratta del percorso affidata alla comunità in modo tale da non ostacolare o rallentare il percorso della Luce; vogliamo che arrivi lontano!
Una volta ultimato il percorso indicato, la Comunità avrà terminato il proprio impegno per il viaggio della Luce e potrà proseguire le proprie attività, nel rispetto delle norme di sicurezza e di quanto consentito dalla normativa vigente.
Prima di partire assicuratevi di essere sufficientemente riposati avendo alle spalle un adeguato numero di ore di sonno, e di essere adeguatamente rifocillati.
A seconda del percorso che avete precedentemente pianificato, preventivate i punti di sosta e i tempi per l’incontro con chi prenderà in carico la fiamma, tenete a disposizioni i contatti telefonici delle persone con cui dovrete incontrarvi.
Un cambio di programma può portare a vari imprevisti: se non siete sicuri di una scelta, fatevi consigliare da chi è sul posto o dai contatti della vostra agenda che avrete preparato prima di partire, tenete il cellulare carico. Un cambio può essere necessario per il peggiorare del meteo, o della stanchezza del gruppo
Il Codice della Strada norma i comportamenti che ogni pedone deve osservare.
Si tratta di leggi, non sono suggerimenti.
Anticamente le lampade a olio erano semplici recipienti privi di coperchio e dotati di un beccuccio sul bordo, che conteneva lo stoppino. Il rischio di ustione o incendio era notevole, per la mancanza di protezioni.
Le lampade a petrolio sono state modificate in questo senso, ma vista la natura altamente combustibile petrolio è meglio attenersi ad alcune precauzioni.
Una delle evoluzioni è data dal vetro di protezione ( per le cosiddette lampade da fienile o da uragano) che permette di tenere la fiamma isolata del ambiente circostante incurante di eventuale vento o pioggia.
Anche se a prima vista non sembrerebbe, questa lampada ha una forma caratteristica studiata per massimizzarne l’efficienza. I suoi componenti sono:
Il sistema di circolazione sopra descritto al punto 4 consente di interrompere il flusso d’aria al bruciatore e far spegnere entro pochi secondi la fiamma nel caso in cui la lampada si ribalti, ottenendo così un ottimo grado di sicurezza.
Il combustibile ideale è il Petrolio Lampante (Cherosene – petrolio bianco) reperibile in ferramenta o articoli da bricolage in alternativa si possono usare gli specifici olii di paraffina.
NB Non si devono mai mettere altri tipi di combustibile che bruciano a temperature più elevate, (no benzina, l’alcool o il diluente per vernici, etc…) non adatti perché troppo volatili e quindi a rischio vampata o esplosione!
Per accendere una lampada a cherosene è necessario innanzitutto:
Per spegnere la lampada:
Quando si inserisce uno stoppino nuovo, è bene tagliare la parte superiore leggermente inclinata oppure dritta ma con gli angoli smussati, per avere una fiamma che illumina bene, diversamente si otterrà una fiammella “cornuta”, cioè con due punte alle estremità e la zona centrale vuota.
NB: Prima di accendere è bene aspettare almeno un quarto d’ora, in modo che il petrolio venga assorbito per bene.
È buona norma non alzare troppo lo stoppino per cercare di ottenere tanta luce, altrimenti si producono fumo scuro e fuliggine, segni di una cattiva combustione. Nel caso in cui ciò dovesse accadere, è possibile che sulla superficie interna del vetro si depositi del nerofumo, rendendolo opaco. Per pulirlo è sufficiente estrarre il bulbo di vetro, tirando verso l’alto il gancetto superiore, e sciacquarlo sotto il rubinetto dell’acqua, ovviamente dopo aver aspettato che si sia completamente raffreddato (altrimenti oltre a ustionarsi, lo sbalzo termico potrebbe spaccare il vetro!).
Se nonostante l’altezza giusta dello stoppino (l’ideale è a filo della fessura da cui esso fuoriesce) dovesse crearsi ugualmente del fumo oppure la fiamma fosse saltellante, si devono ripulire i fori del bruciatore e controllare se il livello del cherosene è troppo basso. Se invece la fiamma non è molto luminosa, probabilmente i tubolari sono sporchi o intasati da qualche insetto rimasto intrappolato. La pulizia si fa soffiandoci dentro dell’aria compressa o immergendo completamente la lampada in acqua calda, ovviamente dopo aver svuotato il serbatoio e tolto lo stoppino, e inserendo delicatamente del filo di ferro sottile.
Quando la fiamma è accesa, la lanterna si riscalda parecchio, perciò la si può toccare solo nella parte bassa del serbatoio o sollevandola e trasportandola per tramite dall’apposito manico in fil di ferro.
Bisogna infine avere l’accortezza di trasportarla sempre dritta, per non rischiare di far versare il carburante, evento questo piuttosto pericoloso perché fonte di incendio.