Caro Capo, Cara Capo,
il tempo di Avvento è ormai iniziato, le nostre Comunità si stanno preparando al Natale, a Dio che si fa uomo e che pone la sua tenda in mezzo a noi.
Dopo l’esperienza arricchente di Sentinelle di Speranza, un’occasione per uscire in un tempo di chiusura, torniamo a proporvi per l’edizione 2021 della distribuzione della Luce della Pace da Betlemme uno stimolo per non essere solo “gambe” per la Luce della Pace da Betlemme, ma di metterci anche il cuore e la testa.
L’oscurità si fa più rada, le prime luci dell’alba all’orizzonte scaldano il cuore, ma il compito della Sentinella non viene meno.
Ecco quindi una traccia di deserto per i Rover e per le Scolte, per vivere con maggior consapevolezza il momento dell’accoglienza e della distribuzione della Luce della Pace da Betlemme. E da lì, ri-leggere il proprio territorio, uscire dalle nostre sedi e partire.
Buon Servizio, Buona Strada con la tua comunità!
Francesca, Aldo e Giorgio
Incaricati regionali alla Branca R/S e al Settore Foulard Bianchi
Se aveste dubbi o perplessità, scriveteci a:
Qui sotto trovate diversi spunti di riflessione da proporre ai Rover e alle Scolte.
Se volete, cliccando sul pulsante qui sotto, potete scaricare il tutto in formato di testo o in PDF.
La coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini. I giovani hanno una nuova sensibilità ecologica e uno spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa dell’ambiente. (209) I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi. (13) Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti. (14)
Il testo integrale dell’enciclica è disponibile a questo link.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Sal 95
Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro.
Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.
Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata – perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi.
Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c’è l’oro e l’oro di quella terra è fine; qui c’è anche la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.
Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Gen 2, 2-15
Dalla Lettera enciclica Laudato sì
Dio Onnipotente,
che sei presente in tutto l’universo
e nella più piccola delle tue creature,
Tu che circondi con la tua tenerezza
tutto quanto esiste,
riversa in noi la forza del tuo amore
affinché ci prendiamo cura
della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle
senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri,
aiutaci a riscattare gli abbandonati
e i dimenticati di questa terra
che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita,
affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo,
affinché seminiamo bellezza
e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori
di quanti cercano solo vantaggi
a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,
a contemplare con stupore,
a riconoscere che siamo profondamente uniti
con tutte le creature
nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni.
Sostienici, per favore, nella nostra lotta
per la giustizia, l’amore e la pace.
Papa Francesco
È innegabile che in questi anni la coscienza per la tutela dell’ambiente abbia avuto un’espansione notevole anche all’azione di Greta Thunberg. Ha fatto scalpore il suo suo recente discorso alla Youth4Climate a Milano, lo scorso 28 Settembre, in preparazione alla Cop26.
Le parole “cambiamento climatico”, a voi cosa evocano? A me fanno pensare “posti di lavoro”, di lavoro green, molto green. Occorre trovare una transizione morbida verso un’economia a emissioni ridotte. Non abbiamo un pianeta B.
Non abbiamo un pianeta bla – bla bla bla, bla bla bla… Non parliamo di un costoso gesticolare di correttezza politica green e accarezza-cuccioli o bla bla bla… Ripartiamo col Recovery bla bla bla… Economia green bla bla bla… Emissioni nette a zero entro il 2050 bla bla bla… Emissione nette a zero bla bla bla… Impatto zero bla bla bla…
Qui sotto trovate il video integrale dell’intervento, mentre la trascrizione è disponibile a questo link
A fine ottobre 2021 si è svolta la 49^ settimana sociale dei Cattolici italiani, evento di grande respiro per la Chiesa italiana. Tra i partecipanti tanti giovani, alcuni dei quali hanno scritto il documento “L’alleanza è un cammino. Il manifesto per il pianeta che speriamo”. Tra loro anche i rappresentanti dell’Agesci.
Questo manifesto è l’inizio di un cammino, partito alcuni mesi fa da un gruppo di giovani che hanno deciso di sognare e diventare insieme viandanti verso il pianeta sperato: ciascuno con la ricchezza della sua fede e delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, ma all’unisono.
Scopri di più a questo link
Vi proponiamo alcune domande che potrebbero aiutare a illuminare il vostro deserto:
Provate a parlarne di Staff o, magari, anche di Comunità Capi
Ancora grazie e… Buona Strada!
Francesca, Aldo e Giorgio
Incaricati regionali alla Branca R/S e al Settore Foulard Bianchi
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