Caro Capo, Cara Capo,
Se leggete queste righe è perché avete accolto la nostra proposta di non essere solo “gambe” per la Luce della Pace da Betlemme, ma di metterci anche il cuore e la testa.
Sentinelle di Speranza anche in questa notte che sembra tornare inesorabile. Proponete un momento di deserto ai Rover e alle Scolte che vi sono affidati perché facendo silenzio e mettendosi in ascolto, possano meglio leggere il loro territorio, scovando quegli spazi di buio rimasti dimenticati. E, magari, provare a portarvi un po’ di luce.
Buon Servizio, Buona Strada con la tua comunità!
Francesca, Aldo e Giorgio
Incaricati regionali alla Branca R/S e al Settore Foulard Bianchi
Se aveste dubbi o perplessità, scriveteci a:
Qui sotto trovate diversi spunti di riflessione da proporre ai Rover e alle Scolte.
Se volete, cliccando sul pulsante qui sotto, potete scaricare il tutto in formato di testo o in PDF.
Questo brano è quello che ci sta accompagnando in tutto il percorso di “Sentinelle di Speranza”, vi consigliamo vivamente di proporlo 😉
Così mi ha detto il Signore:
“Va’, metti una sentinella
che annunci quanto vede.
E se vedrà cavalleria,
coppie di cavalieri,
uomini che cavalcano asini,
uomini che cavalcano cammelli,
allora osservi attentamente,
con grande attenzione”.
La vedetta ha gridato:
“Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre lungo il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutte le notti.
Ecco, qui arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri.
Essi esclamano e dicono: “È caduta,
è caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi”.
O popolo mio, calpestato e trebbiato come su un’aia,
quanto ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio d’Israele,
a voi l’ho annunciato.
Oracolo sull’Idumea.
Mi gridano da Seir:
“Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?”.
La sentinella risponde:
“Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!”.
Is 21, 6-12
Di nuovo Gesù parlò loro e disse: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
Gv 8,12
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Quando mi assalgono i malvagi
per divorarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Nella sua dimora mi offre riparo
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua tenda,
sopra una roccia mi innalza.
E ora rialzo la testa
sui nemici che mi circondano.
Immolerò nella sua tenda sacrifici di vittoria,
inni di gioia canterò al Signore.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
“Cercate il mio volto!”.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
perché mi tendono insidie.
Non gettarmi in preda ai miei avversari.
Contro di me si sono alzàti falsi testimoni
che soffiano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Sal 27
Momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia
«Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza».
Testo integrale disponibile a questo link
Roma, Tor Vergata, 19 agosto 2000
«Cari amici, vedo in voi le “sentinelle del mattino” (cfr Is 21,11-12) in quest’alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti».
Per chi volesse ulteriormente approfondire il simbolismo della notte nella Bibbia, consigliamo anche la lettura di “Sentinella, quanto resta della Notte?” del biblista Giuseppe De Virgilio, disponibile a questo link.
Ve ne proponiamo un estratto:
Simile al silenzio notturno è quello della morte e sepoltura di Cristo. È la notte della «discesa agli inferi», nelle viscere della terra per portare la luce a coloro che camminavano nelle tenebre ed attendevano nella speranza, imprigionati nel “nel ventre del pesce” (Gio 2,1). Ma «sul far della notte» (Mt 28,1) si compie il mistero della vita, il trionfo della luce sulle tenebre: la Pasqua del Signore, annunciata dagli angeli come la liberazione definitiva. Con la risurrezione di Cristo la notte diventa luminosa e feconda (Gv 21,3-14), il sepolcro resta vuoto per sempre, i guardiani tramortiti, i discepoli stupiti condividono il pane e la gioia (Lc 24,13-35).
Vi proponiamo alcune domande che potrebbero aiutare a illuminare il vostro deserto:
Un brano che può preparare al deserto è il canone di Taizé “Questa notte”.
Il cui testo è:
Questa notte non è più notte davanti a te,
il buio come luce risplende.
Potete ascoltare il brano qui sotto:
Ancora grazie e… Buona Strada!
Francesca, Aldo e Giorgio
Incaricati regionali alla Branca R/S e al Settore Foulard Bianchi
No Replies to "Sentinelle di Speranza - La traccia per il deserto"
I commenti sono moderati.
La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
La moderazione non è immediata.